Il collegamento funiviario tra il centro cittadino e la cornice ottocentesca dei forti sulle alture della città , nasce già nel 2012 nel nostro studio, nell′ambito di uno studio per AMT, (azienda municipalizzata ...leggi tutto
Pubblicato il 2024-02-21
Funivia Genova - Forte Begato
Infrastrutture - Impianti a fune
Funivia Genova - Forte Begato
Info
Funivia Genova - Forte Begato
FUNIVIA GENOVA- FORTE BEGATO (GE) Data del progetto 2022/2024
TEAM PROGETTO: DOPPELMAYR ITALIA (BZ) COLLINI LAVORI S.p.A (TN) STUDIOPROGETTI (GE) DODIMOSS (GE) Studio Ingegneria GIUPPANI (TV) Dott/ssa Geologa E. Barboro (GE)
Il collegamento funiviario tra il centro cittadino e la cornice ottocentesca dei forti sulle alture della città , nasce già nel 2012 nel nostro studio, nell′ambito di un progetto svolto per AMT, (azienda municipalizzata trasporti), avente per oggetto il collegamento delle fortificazioni storiche di Genova, attraverso un sistema di trasporto leggero su binari a scartamento ridotto. All′interno della ricerca venne prevista per la prima volta una linea funiviari da Forte Begato fino al centro cittadino. Il documento facente parte degli atti propedeutici alla stesura PUC del 2015, permette oggi di realizzare l′impianto a fune senza la variante urbanistica.
Il nuovo progetto nasce nel 2022 sulla base dell′aggiudicazione dell′appalto pubblico da parte del raggruppamento di imprese Doppelmayr-Collini Costruzioni, assieme agli studi di progettazione, (Studio Progetti - Studio Dodimoss - Studio Giuppani) ed ha come presupposto il collegamento facilitato fra la città e l′area dei forti nell′ambito del PNRR che attribuisce al Comune le risorse per il recupero funzionale delle antiche fortificazioni della città .
La linea funiviaria è suddivisa in 2 tronchi:
il primo tronco di 1.180 m, sorvola a circa 60 mt di altezza l′area urbana sostenuto da 2 soli sostegni, con la stazione di partenza situata nell′area di Principe a sud della metropolitana e raggiunge la stazione intermedia situata in prossimità dei campi di calcio del Lagaccio, con un dislivello poco oltre i 90 mt;
il secondo tronco di 1265 ml, utilizzando anch′esso 2 soli sostegni attraversa l′area collinare meridionale del M. Peralto e raggiunge la stazione d′arrivo prevista a valle di Forte Begato a circa 450 mt di altezza con un dislivello di 350 mt.
Il primo dei 2 tronchi assume funzioni di trasporto pubblico per I cittadini residenti nell′area urbana del Lagaccio, avendo inoltre a disposizione un parcheggio di interscambio nelle immediate vicinanze.
L′impianto con portata di 800 P/h, prevede la doppia fune portate e cabine panoramiche da 60 posti, percorre l′intero tragitto in poco più di 7 minuti comprese le operazioni di imbarco/sbarco ad una velocità di crociera di circa 60 km /ora. L′impianto può viaggiare con vento fino a 100 km/ora, ma viene fermato per ragioni di confort oltre i 70 km /ora.
La motorizzazione di entrambe i rami è installata all′interno della stazione intermedia mentre la partenza e l′arrivo sono dal punto di vista funiviario stazioni di rinvio.
Stazione di partenza la stazione di partenza contiene nel sottosuolo l′apparato tenditrice, mentre nei 2 livelli soprastanti prevede l′apparato di ancoraggio delle funi portanti, funzioni di servizio al pubblico, ambienti di lavoro per AMT, biglietterie, scale e ascensori di collegamento con il piano imbarco situato a 9 mt di altezza dal suolo. Tale altezza è necessaria al fine di garantire il sorvolo del primo tratto nel rispetto delle norme vigenti sugli impianti a fune.
L′aspetto è rivestita architettonicamente da un involucro vetrato con struttura leggera soprastante il basamento in cemento armato a vista contenente scale, ascensori, il sistema meccanico e la zona di imbarco/sbarco, generando un volume dalle geometrie essenziali.
Usare il vetro infatti non significa creare necessariamente trasparenza rispetto a ciò vedi ma ottenere un aspetto sobrio e per certi versi neutro rispetto al contesto storico locale.
La stazione non lontana dal centro storico cittadino, si percepisce soprattutto da nord e da ovest, zone percorse dal pubblico proveniente dai principali percorsi pedonali passanti per la stazione ferroviaria di Principe, il capolinea bus e l′uscita dalla stazione metropolitana. Il prisma, con funzione di parete ventilata, si completa con la copertura avanzata per la protezione alla pioggia del piano imbarco, dotata di sistema fotovoltaico, (del tipo vetrato), dal quale si genera energia sufficiente per l′illuminazione e la climatizzazione degli ambienti pubblici chiusi e quelli di lavoro.
Stazione Intermedia Funzionalmente è una stazione di azionamento dell′impianto, ma di fatto diventa punto di interscambio del TPL, quindi con una valenza intermodale per I cittadini che dal Lagaccio possono raggiungere la città e viceversa, parcheggiando la vettura nella vicina area di sosta sotto il ponte Don Acciai realizzata dal Comune.
La stazione risulta incastonata nel pendio roccioso a ovest, appositamente scavato per creare lo spazio sufficiente di installazione delle sale motori, dei due piani imbarco contrapposti e dei molti spazi tecnici indispensabili per la funzionalità elettromeccanica del nuovo impianto.
La tipologia dell′edificio riprende gli elementi stilistici della stazione di partenza mettendo in evidenza l′aspetto cristallino dei prismi vetrati contrapposti che rivestono la zona di arrivo del primo tronco e partenza del secondo, inclinati verso le rispettive direzioni di sorvolo funiviario, facendo emergere principalmente gli elementi elettromeccanici e le cabine della nuova funivia.
Fa da sfondo il paesaggio roccioso scavato con salti di quota orizzontali, ricavati all′interno del pendio, con una nuova macchia arborea costituita principalmente da essenze mediterranee incastonate fra le guglie, immergendo l′edificio nel verde ricostruito. L′edificio si configura con un forte carattere tecnologico, mettendo in vista le strutture funiviarie attraverso l′architettura permeabile, facendo intuire la dinamica del sistema cosi detto vai e vieni della funivia.
Stazione di arrivo La stazione progettata volutamente in forma seminterrata, si trova a valle della strada di accesso a Forte Begato, senza quindi emergere rispetto al contesto storico situato alle spalle, coperta da un′ampia terrazza verde dove le persone possono sostare ad ammirare un panorama che da est a ovest fa scorgere un ventaglio di visuali che vanno dal promontorio di Portofino fino a Ventimiglia e oltre mantenendo al centro della scena lo sfondo cittadino genovese ed in alcune occasioni la Corsica. L′aspetto architettonico esteriore dell′edificio rappresenta in chiave moderna un′immagine muraria che dialoga e crea una relazione con il linguaggio poliedrico delle antiche mura di Forte Begato.
In tale contesto, dare una veste muraria alla nuova stazione significava legare morfologicamente l′antico con il nuovo senza creare competizione morfologica ed al tempo stesso fornire un inserimento misurato del volume di arrivo rispetto al quale sopravanza il solo corpo vetrato di arrivo della funivia, ruotato nella direzione di ingresso delle funi.
La facciata rivestita con elementi longitudinali in fibra minerale fa filtrare la luce all′interno dello spazio coperto, attraverso minime fessure orizzontali che si allargano solo nei punti di passaggio fra lo spazio interno e quello esterno.
Il verde naturale avvolge tutto attorno la nuova costruzione mentre le parti in esso ricostruite fanno da cornice all′intervento con alcuni percorsi che si diramano all′esterno e si collegano al vasto sistema di sentieri escursionistici esistenti.
La stazione contiene al suo interno servizi e spazi per i passeggeri, ambienti di lavoro, percorsi in andata e ritorno di collegamento dalla zona d′imbarco con la superficie dalla quale le persone possono accedere all′antico fortilizio.
Il collegamento funiviario tra il centro cittadino e la cornice ottocentesca dei forti sulle alture della città , nasce già nel 2012 nel nostro studio, nell′ambito di uno studio per AMT, (azienda municipalizzata trasporti), di collegamento delle fortificazioni storiche di Genova, attraverso un sistema di trasporto leggero su binari a scartamento ridotto con piccoli vagoni passeggeri, all′interno della quale venne prevista per la prima volta una linea funiviari da Forte Begato fino al centro cittadino. Tale documento agli atti di studio del PUC del 2015, permette oggi di realizzare l′impianto a fune escludendo la variante urbanistica.